PRINCE, “SIGN O’ THE TIMES” TORNA AL CINEMA

14 Novembre 2017 AnotherSound

Il 1987 per Prince è un anno cruciale: il folletto di Minneapolis è reduce dalla pubblicazione di tre album di grande successo a nome Prince & The Revolution, ovvero la colonna sonora del film Purple rain (1984), Around the world in a day (1985) e Parade (1986), colonna sonora del film Under the cherry moon nella quale è contenuta una sua hit planetaria, Kiss.

Ma il suo genio creativo è inarrestabile: nello stesso anno esce infatti Sign o’ the times, un doppio album inciso quasi da solo e destinato a diventare uno dei suoi massimi capolavori. Preceduto dalla pubblicazione del singolo omonimo il disco è un vero e proprio viaggio nel suo universo musicale che si espande in tutti i generi musicali, dal rock al soul, dal funk alla ballad spirituale, con testi che parlano di sesso, spiritualità, amore, gelosia, ma anche rimpianti, paura, speranza.

Prince decide, per la prima volta, di venire a suonare anche in Italia e lo fa per quattro concerti, il 7, 8, 9 e 11 giugno al Palatrussardi di Milano: il tour di Sign o’ the times ha un dresscode preciso, richiesto dallo stesso artista.

Vestitevi tutti color pesca…o nero

Per comprendere e apprezzare, anche a 30 anni di distanza, la portata live, la forza d’impatto e il carisma di Prince, sul palco insieme a Cat Glover, Boni Boyer, Levi Seacer Jr., Miko Weaver, Sheila E. e Dr. Fink, il prossimo 21 e 22 novembre tornerà in versione restaurata digitalmente nei cinema di tutto il mondo (elenco delle sale su www.nexodigital.it) il film-concerto, diretto dallo stesso Prince, Sign o’ the times, che contiene in scaletta il meglio del doppio album oltre a numerose jam e omaggi agli artisti che il songwriter amava di più come Charlie Parker.

Ovviamente come per i concerti dell’epoca, oggi come allora, l’invito per i fan sarà quello di vestirsi color pesca o di nero. E non si può deludere Prince, proprio no.