PAPRIKA, IL PICCANTE RITORNO DI M¥SS KETA
Cosa c’è di meglio di una gastronomia per la presentazione del nuovo album di Myss Keta, tra panini e tranci di mortadella usati qua e là come centrotavola? Del resto è proprio questo salume l’elemento che più di tutti attira l’attenzione, guardando la copertina di Paprika (una citazione del film Bambola, con Valeria Marini).
«Amo gli affettati! Scherzi a parte volevo mostrare una Myss Keta più consapevole del proprio corpo, volevo dare un’immagine forte ma sempre nel mio stile, perché prendersi sul serio e fare autoironia sono due aspetti che non si possono separare. Myss Keta è un progetto nato sull’eccesso, penso che per sua natura sia eccessiva, portatrice di ironia. E’ la modalità con cui Myss e il progetto si presentano al mondo».
Il disco – nato dalle menti di Myss Keta, Dario Pigato, Riva e Simone Rovellini – arriva ad un anno di distanza dal precedente Una vita in capslock, un viaggio interiore decisamente più oscuro: «Una vita in capslock era una sorta di discesa agli inferi, guardava verso l’interno – ha spiegato l’artista – mentre Paprika guarda all’esterno. I suoni sono contemporanei, guardano al futuro: molte melodie riprendono il rap old school e l’r&b» .
L’apertura musicale del disco si rispecchia dal numero di featuring presenti, molto diversi tra loro, da Guè Pequeno al vincitore di Sanremo 2019 Mahmood. Il processo creativo però non è cambiato: «Si cresce, più vai avanti più lo affini. Una volta capita la direzione che vuoi dare al brano è come se i beat venissero da te. Ci siamo ispirati a sonorità più esotiche, ad esempio mediorientali e sudamericane».
Durante l’incontro con la stampa c’è stato spazio anche per approfondire il rapporto tra donne e rap. Le rapper infatti ci sono, sono molto valide, ma spesso non ottengono la stessa attenzione dei loro colleghi: «Il problema c’è: si chiama patriarcato, è palese a tutti noi. Viviamo in un mondo pensato al maschile: agli uomini è stata data la possibilità di parlare, anche a nome delle donne, mentre c’è l’errata convinzione che le donne possano parlare soltanto alle donne. E’ questo preconcetto che chiude alle altre artiste, non so perché ma dobbiamo sempre sforzarci tanto in più. Ma non bisogna buttarsi giù, bisogna farsi sentire».
Un po’ in quanto donna, probabilmente come spesso accade sul web, ma soprattutto in quanto progetto provocatorio, anche Myss in passato è stata oggetto di attacchi da parte di hater: «Sono contenta se la mia musica fa discurere: sono favorevole agli hater che non amano la musica di Myss Keta. Gli altri hater invece diffondono odio, e vorrei debellare queste forme di odio inutili».
Myss Keta, il tour tra instore e date live
Subito dopo l’uscita di Paprika (29 marzo) i fan di Myss Keta potranno incontrarla in tre occasioni:
Roma 3 aprile 18:00 @Discoteca Laziale
Bologna 4 aprile 18:00 @Mondadori Bookstore c/o Spazio Ducati
Firenze 5 aprile 15:00 @Galleria del disco c/o Caffè Letterario
Per quanto riguarda il tour invece le date confermate sono:
5/4 VIPER THEATRE, FIRENZE
6/4 TEATRO SOCIALE, COMO
20/4 ROKOLECTIV FEST, BUCAREST
27/4 NEW AGE, RONCADE (TV)
30/4 MONK, ROMA
10/5 LOCOMOTIV, BOLOGNA
17/5 DEJAVU, TERAMO
25/5 MI AMI, MILANO
19/7 MELT FESTIVAL, FERROPOLIS