BOOMDABASH, BARRACUDA: “SIAMO SEMPRE ANDATI DRITTI PER LA NOSTRA STRADA, CON UMILTA’ E LEALTA'”

BOOMDABASH barracuda

Uscirà il 15 giugno il nuovo disco dei Boomdabash Barracuda, anticipato radiofonicamente dai singoli Non ti dico no, frutto di un’inaspettata (e sorprendente) collaborazione con Loredana Bertè e Barracuda, un featuring con Fabri Fibra e Jake La Furia.

Come ha spiegato la formazione durante la presentazione stampa, l’album – che arriva a tre anni di distanza da Radio Revolution ed è stato prodotto dai beatmaker Takagi e Ketra – si intitola Barracuda perché

il barracuda nell’ecosistema marino è un pesce che ha una sua dualità. Una dualità che si muove tra l’essere un pesce molto leale e molto spietato. Abbiamo deciso di spostare questa dualità per presentare l’excursus di Boomdabash in questi 15 anni di carriera? Perché molti degli anni di carriera Boomdabash li ha passati da indipendente. Però tutte le volte che Boomdabash ha voluto raggiungere un obiettivo l’ha sempre fatto con molta umiltà e con molta lealtà. Non abbiamo mai lavorato calpestando piedi, o tentando di innalzarci al di sopra di qualcuno. Siamo sempre andati dritti per la nostra strada, ma quando c’è stata l’occasione per mostrare i denti, e quando ce n’è stato bisogno, l’abbiamo fatto.

A differenza dei dischi precedenti questo è stato un lavoro molto sofferto:

Ha avuto lunghi tempi di lavorazione, 2 anni (solitamente ci mettiamo 7/8 mesi). Questa volta ci abbiamo messo un po’ di più perché volevamo creare un prodotto più maturo che rappresentasse la maturità definitiva di Boomdabash. Ci sono tante collaborazioni: ci sono molti artisti che sono stati per anni nel cassetto dei sogni, quindi stavolta siamo riusciti a prenderci delle piccole soddisfazioni. Speriamo in un feedback positivo, da parte vostra ma anche di chi ci segue.

Questa sera non ti dico no… arriviamo in Cina in autostop, puoi chiedermi la luna, tanto la conosco, questa sera non ti dico no… domani non lo so.

Così cantano i Boomdabash con la grandissima Loredana Bertè (che già nel 1979 sdoganò in Italia il reggae con E La luna bussó). Non ti dico no è un brano che rappresenta il coronamento di un sogno per il collettivo salentino:

La collaborazione con Loredana nasce per il fatto che tutti i Boomdabash sono fan di Loredana Bertè. Ci sentiamo molto vicini agli anni d’oro, quelli de E la luna bussò, una canzone con cui anticipò l’arrivo di Bob Marley in Italia e quindi lo sdoganamento del reggae. Lei è stata una pioniera, il reggae è stato il collante che ha fatto unire questi due mondi apparentemente diversi. La collaborazione è nata in modo molto naturale: quando eravamo in studio a qualcuno di noi è venuta in mente l’idea di collaborare con lei. Le abbiamo proposto il pezzo, lei è stata felicissima ed emozionata, conosceva i Boomdabash. Ci siamo incontrati a Milano in studio, lei è un’artista da buona la prima. Ci ha messi subito a nostro agio, è un’artista molto navigata e ci abbiamo messo poco a registrare il pezzo. La maggior parte del tempo l’abbiamo passato ad ascoltarla, perché lei racconta tantissimi aneddoti. E’ stata un’esperienza molto emozionante per noi ma anche molto costruttiva.

Oltre a Loredana e ai già citati Fibra e Jake tra le tracce ritroviamo anche le voci di Sergio Sylvestre, Alborosie e Rocco Hunt. Tutte queste anime, insieme ai Boomdabash, veicolano non solo ottima musica ma supportano anche numerose cause, dai diritti LGBT (Non ti dico no infatti parla di amore universale, contro l’omofobia) alla lotta contro il bullismo senza dimenticare l’immigrazione:

Barracuda, non lo nascondo, è una delle tracce del disco a cui siamo più legati anche perché tratta di un argomento che non avevamo mai trattato ovvero il bullismo, un argomento attuale a cui – purtroppo – ci stiamo abituando. E’ una piccola battaglia sociale che abbiamo abbracciato e che abbracceremo anche in futuro […] Ogni artista, indipendentemente dal genere musicale, ha questo grande privilegio, di avere tante persone che sono concentrate su quello che dici e quello che fai. E questo è un dono che non va sprecato. La musica deve sempre essere veicolo di qualche messaggio, deve essere sempre utilizzata per migliorare la vita delle persone, per fare informazione laddove non viene fatta. Deve essere uno strumento positivo che deve aiutare l’ascoltatore. Noi conduciamo un sacco di battaglie sociali – anche presi singolarmente – abbiamo questo spirito guerriero. I salentini hanno sangue greco, hanno sangue guerriero, questa attitudine noi l’abbiamo trasportata nella nostra produzione musicale. Anche il reggae nasce come genere musicale di denuncia, di rivalsa. Sentiamo un forte senso di responsabilità soprattutto nei confronti dei nostri ascoltatori più giovani.

Boomdabash Barracuda, instore e tour

Il Barracuda instore tour partirà venerdì 15 giugno dal Salento e farà tappa a Mesagne, il 16 giugno sarà la volta di Lecce mentre il 17 giugno i Boomdabash saranno a Bari. La band proseguirà gli incontri con il pubblico a Milano il 18 giugno presso la Feltrinelli di Piazza Piemonte, ma sarà anche a Bologna il 19 giugno, a Salerno il 20 giugno e Roma il 21 giugno presso Discoteca Laziale.

Questi invece saranno gli appuntamenti live:

23 giugno Bari, Acqua in Testa Music Festival
14 luglio Tuenno (TN), Piazzarolada
27 luglio Azzano Decimo (PN), Fiera della Musica
28 luglio Senigallia (AN), Mammamia
5 agosto Montemiletto (AV), Le 4 Notti dei Briganti
9 agosto Vasto (CH), Baja Village
13 agosto Soverato (CZ) Noa Club
20 agosto San Foca (LE) Notte di Mare – Blu Festival 2018
25 agosto Milano, Magnolia
3 settembre Arena di Verona, RTL Power hit

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