THE BEATLES: EIGHT DAYS A WEEK
Sarà nelle sale italiane dal 15 al 21 settembre “The Beatles: Eight Days a Week”, il film evento del regista premio Oscar Ron Howard. Che racconta un momento cruciale della storia del quartetto inglese:
“Mentre studiavo quegli anni – ha spiegato il regista – ho pensato che fosse l’avventura di quel viaggio la storia da raccontare, una sorta di cugina di Apollo 13; e volevo anche che riflettesse la cultura di quei tempi. Simultaneamente, potevamo esplorare le dinamiche dei Beatles come band, la loro fu una specie di fratellanza, ma anche come individui; perché crebbero molto, e cambiarono fortemente dopo essere stati messi alla prova come individui e come gruppo”
Si tratta del primo docufilm autorizzato sulla band da oltre 45 anni, il racconto delle imprese live della band dai primi giorni ai concerti che hanno fatto la storia della musica: dai tempi del Cavern Club di Liverpool fino allo storico Candlestick Park di San Francisco, la storia di come John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr si sono uniti diventando quel fenomeno straordinario che tutti conosciamo come ‘I Beatles’.
“The Beatles: Eight Days a Week” contiene filmati rari e inediti (tra cui 30 minuti esclusivi della storica performance allo Shea Stadium del 15 agosto 1965, in quello che fu il primo concerto rock di fronte a più di 55.000 persone), che esplorano il dietro le quinte della band, il modo in cui prendevano le decisioni, creavano la loro musica e costruivano insieme la loro carriera.
L’aspetto incredibile dei filmati d’epoca è che in molti casi i filmini amatoriali dei concerti avevano una qualità audio pessima dato che la musica della band era impercettibile a causa delle grida dei fan. Pazzesco a pensarci oggi:
“Il problema dei primi filmati dal vivo dei Beatles è il rumore della folla, gli applausi, le urla, e il fatto che c’è sempre un rumore di fondo che copre tutto – ha detto lo sceneggiatore e produttore esecutivo Mark Monroe – Ma la tecnologia ci ha permesso di isolare le urla, abbassandone il volume per sentire meglio la musica”
Il film termina con un estratto del famoso concerto del 1969, quando i Beatles si esibirono per amici e colleghi in cima al tetto dell’edificio che ospitava il loro ufficio, al numero di 3 di Savile Row, nel centro di Londra. E forse fu la prima volta in cui fu possibile sentire bene la band in un concerto, dagli ormai lontani giorni di Amburgo.