COME SARA’ IL NUOVO DISCO DI RAIGE
E’ un singolo malinconico, lo abbiamo dovuto cammuffare un po’ a livello di arrangiamento altrimenti non sarebbe stato perfetto per il periodo estivo. Io credo di essere specializzato nello scrivere in maniera malinconica e quando devi lanciare un singolo estivo questo diventa un problema. Ma i miei fidati produttori Antonio Filippelli e Cristiano Milani si sono adoperati per cambiare il dna del brano.
Così Raige (Alex Vella) descrive la sua “Domani”, il singolo che anticipa il nuovo album di inediti in uscita a settembre. Un pezzo che fa parte del periodo artistico più recente:
Ho scritto un sacco di brani per questo album, ne saranno inseriti solo 11 ma ne ho scritti quasi il triplo, quindi abbiamo messo il meglio del meglio secondo noi. A livello artistico sono più contento di quelli che ho scritto nell’ultimo periodo.
Il lavoro sul nuovo disco è stato fatto principalmente in studio: il rapper ci ha raccontato di esserci entrato con le bozze delle canzoni, dei pezzi quasi completi,
Mancava solo la parte di arrangiamento. Abbiamo tenuto poco, 4 o 5 brani, il resto li abbiamo presi dall’ultimo periodo, sono quelli che ho scritto nel mio studio.
Poi, prevedibilmente, arriva la parte più difficile di un disco nuovo, ovvero la scelta dei brani da inserire nell’album:
I pezzi li abbiamo già scelti, il criterio, il minimo comune denominatore tra tutti è a livello testuale. Io sono molto contento perchè secondo me è il disco che ho scritto meglio, nella mia carriera. E’ molto ben scritto, al di là che ti possa piacere o meno una canzone. Questo primo estratto non è il più rappresentativo, ma a livello radiofonico era molto più forte rispetto ad altri. Proprio meteorologicamente parlando.
Quando scrive, ci ha confessato, cerca di non farsi influenzare troppo per cui, pur essendo un appassionato lettore – soprattutto di fantasy e grandi classici, ci ha citato “Cent’anni di solitudine” e “Le ceneri di Angela” – smette di leggere quando inizia a scrivere per “evitare di commettere sacrilegi”, che sicuramente avvengono anche in maniera inconscia:
Mi piacerebbe riuscire a scrivere come gli autori che mi piace leggere. Nelle canzoni è più difficile perché hai molto meno tempo per dire le cose e devi adattare quello che scrivi alla melodia, io ce la metto tutta e cerco di scrivere in modo cinematografico, passatemi il termine. Mi piace pensare che quando ascolterete questo disco brano per brano ti puoi fare il film in testa.
Cinema per cinema, non è quindi un caso che a Raige piaccia girare i videoclip:
Adoro girare i videoclip, vi posso anticipare che quello del prossimo singolo lo scriverò io, era una cosa che non avevo mai fatto. Per quello di “Domani” invece ho collaborato con Calibro 9 che sono una crew pugliese.
Sempre a proposito di anticipazioni dell’album, Raige ci ha anticipato che ci sarà un featuring, ma soprattutto che ha iniziato a fare l’autore per altri artisti, anche se non ha potuto dirci di più. Non resta quindi che aspettare settembre, anche se i feedback finora ricevuti sono molto buoni:
Sono molto attivo sulla mia pagina di Facebook, il feedback c’è. Ora bisogna veicolarlo e non tradire le aspettative. Io credo che questo disco sia veramente scritto bene, ne sono fiero, l’ho fatto ascoltare a persone molto più blasonate e la sensazione è questa. Ci ho messo tanto per scriverlo, di solito un disco si scrive in quattro mesi, io ci ho messo un anno e mezzo.
Sono tempi a cui oggi non siamo quasi più abituati:
No, non esiste più una cosa così. Io ho avuto questa possibilità e l’ho sfruttata. L’altro disco era andato bene, ho avuto dei singoli forti e bisogna cercare di dare un prodotto che sia all’altezza delle aspettative. Al di là dei risultati. La musica è importante e dovrebbe avere più dignità. E’ incredibile che in Italia l’artista più innovativo che abbiamo è Jovanotti che però ha 50 anni. Jovanotti spacca, ma mi fa pensare un po’ male per il futuro della musica in questo Paese, se nessuno esce dal seminato, quello che si sa che funziona, non si sposta l’asticella in alto. Ci vuole un po’ di coraggio.
Coraggio che manca perchè molti artisti “tendono ad essere fotocopie di qualcosa che esiste già”.