“ONE SHOT BAND”, AKA: COME IL SUCCESSO PUO’ DISTRUGGERTI LA CARRIERA

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Nella storia della musica sono moltissimi i cosiddetti gruppi ‘one shot’, quelli da una botta e viamusicalmente parlando -.

In “One shot band. Gruppi, artisti, visionari e sognatori con idee (spesso) geniali e un solo disco alle spalle” (Arcana) Paolo Gresta li raccoglie tutti: la Hampton Grease Band ad esempio mangiava cereali sul palco mentre improvvisava duetti tra chitarre e motoseghe, e i Monks se ne andavano in giro vestiti con un saio nero e la testa rasata come dei monaci veri. Alexander “Skip” Spence tentò di uccidere i suoi compagni di band con un’ascia mentre La’s cercarono di convincere i propri fan a non comprare il loro disco. Per non parlare dei John’s Children che si fecero costruire dalla NASA venti amplificatori.

Insomma, tutta gente che dopo il primo disco è finita nell’oblio. Ingiustamente magari, quando sapete bene che ciofeche ci circondano.

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