TUTTO SUL BAY FEST 2017, INTERVISTA AGLI ORGANIZZATORI
Vi abbiamo già raccontato qualcosa del Bay Fest 2017, l’appuntamento più punk dell’estate in programma domenica 13, lunedì 14 e martedì 15 agosto 2017 al Parco Pavese di Bellaria-Igea Marina (e noi stiamo già facendo il conto alla rovescia per vedere sul palco Less Than Jake, Bad Religion, Raw Power, Shandon, Pennywise, Anti Flag e tanti, tantissimi altri).
Più che un festival, già lo sappiamo, sarà una festa tra amici, e mentre prepariamo la valigia abbiamo colto l’occasione per fare una chiacchierata con Stefano Gardelli di LP Rock Events – gli organizzatori del Bay Fest -, per farci raccontare la storia del festival e non solo.
Come e quando nasce Bay Fest ma soprattutto perché
Bay Fest nasce esattamente 3 anni fa, da una voglia sconsiderata di 7 menti o meglio 7 contenitori, innamorati dei festival internazionali al punto da sentire l’esigenza di crearne uno a casa propria. Abbiamo iniziato in maniera molto scapestrata ora proseguiamo in maniera… abbastanza scapestrata, però ce la stiamo mettendo tutta e accettiamo consigli, volontari, carcerati, di tutto!
E’ stato più facile o più difficile lavorare in un contesto più piccolo rispetto ad una grande città per un evento del genere? E com’è il rapporto con le amministrazioni locali?
Non ho mai lavorato in realtà molto più grandi di questa, ma la sensazione è che se avessimo un bacino di popolazione ampio come Milano o anche Bologna la strada sarebbe un po più in discesa. Di positivo c’è che il rapporto con il comune di Bellaria Igea Marina si è creato in maniera rapida ed immediata, ci si conosce personalmente, ci si aiuta reciprocamente e veniamo trattati con i guanti anche se siamo quei ragazzi punk. Un equilibrato compromesso tra rapporti umani e professionali.
La line up è pazzesca per chi ama il punk: è difficile vedere oggi tutte le band in cartellone insieme nello stesso bill in Italia, da anni forse. Come avete lavorato per riuscire a mettere insieme i nomi, ci sono stati particolari criteri di scelta (sia per gli internazionali ma anche per gli italiani)?
Mi fa piacere che la pensi così, anche noi siamo carichi per la line up! Per la selezione delle band e non solo, gran parte del merito va ad Hub Music Factory, l’ufficializzazione degli headliner e di molte altre band si è verificata per merito loro e dei loro contatti diretti basati su fiducia decennale! Per quanto riguarda le band italiane abbiamo valutato il panorama attuale e, come dicono in tanti, abbiamo bevuto prima di decidere!
Com’è in generale lo stato di salute della scena (anche a livello di emergenti, locali e simili)?
Da musicomane sono contento che l’underground sia tornato a far fede al suo nome. A fine anni 90/primi 2000, c’è stato un ribaltone, ciò che era definito alternativo in realtà si era trasformato in mainstream, ma le mode sono passeggere e la situazione si è ripristinata. Ad oggi è più semplice approcciare con l’elettronica, per le chitarre restano gli appassionati quindi la scena è sana, meno quantità e più qualità, come ai vecchi tempi. I locali accusano molto la situazione ma è loro dovere mettersi in gioco ed essere stimolati a trovare nuove soluzioni e in Emlia-Romagna questo lo sappiamo fare!
Quali sono invece i gruppi preferiti di voi organizzatori?
Ad Ale piacciono solo i Beatles! Poi dal mucchio potrei dire Boysetsfire, Foo Fighters, Lydia, The Get Up Kids, NOFX, Lagwagon, Biffy Clyro, Millencolin, Thrice…L’elenco sarebbe troppo lungo, se vuoi facciamo una parentesi musicale di 300 pagine non mi annoio!
Grazie per l’intervista AnotherSound staff! Ci vediamo al Bay Fest o a qualche concerto prima.