EUROVISION 2021, cosa sappiamo finora
Stiamo raccogliendo per voi tutte le informazioni su Eurovision 2021, correte a mettere questo articolo tra i vostri preferiti!
NOTA – Questo articolo sarà costantemente aggiornato, ancora di più di quanto abbiamo fatto negli anni passati in quanto con una pandemia mondiale in corso tutto è soggetto a continuo cambiamento. Vi riportiamo lo stato delle cose nel momento in cui scriviamo. Sarà nostra premura aggiornarvi prontamente nel caso in cui ci fossero modifiche rispetto a quanto pianificato.
Indice
Eurovision 2021, dove si svolgerà
La 65ma edizione di Eurovision Song Contest si terrà presso l’Ahoy Rotterdam a Rotterdam, nei Paesi Bassi.
Eurovision 2021, le date e chi presenterà
Le semifinali di Eurovision 2021 si svolgeranno il 18 e il 20 maggio mentre il 22 maggio si terrà la finale. Ogni serata sarà guidata dai quattro presentatori: Chantal Janzen, Jan Smit, Edsilia Rombley e Nikkie de Jager (NikkieTutorials).
Paesi partecipanti
Anche nel 2021 saranno 41 i Paesi partecipanti ad Eurovision Song Contest:
Albania (RTSH) Armenia (AMPTV) Australia (SBS) Austria (ORF) Azerbaigian (Ictimai TV) Belgio (VRT) Bielorussia (BTRC) Bulgaria (BNT) Cipro (CyBC) Croazia (HRT) Danimarca (DR) Estonia (ERR) Finlandia (YLE) Francia (FT) Germania (ARD/NDR) Georgia (GPB) Grecia (ERT) Irlanda (RTE) Islanda (RUV) Israele (KAN) Italia (RAI) Lettonia (LTV) Lituania (LRT) Macedonia del Nord (MKRTV) Malta (PBS) Moldavia (TRM) Norvegia (NRK) Paesi Bassi (AVROTROS) Polonia (TVP) Portogallo (RTP) Regno Unito (BBC) Repubblica Ceca (CT) Romania (TVR) Russia (Channel One) San Marino (RTV) Serbia (RTS) Slovenia (RTVSLO) Spagna (TVE) Svezia (SVT) Svizzera (SRG SSR) Ucraina (UA:PBC)
Eurovision 2020 Italia, chi ci sarà?
Il rappresentante dell’Italia sarà il vincitore del Festival di Sanremo 2021 (che si è svolgerà dal 2 al 6 marzo del prossimo anno).
L’Italia partecipa ad ogni edizione di Eurovision di diritto, senza dover passare dalle semifinali, perché fa parte dei Paesi cosiddetti Big Five (insieme a Francia, Germania, Regno Unito e Spagna), che sono i primi Stati ad aver sostenuto economicamente l’UER- Unione europea di radiodiffusione.